Fiesta (updated)
Questo post non viene digitato per mancanza di tempo. Sì che di osservazioni inutili ne avrei. Ma da due giorni non posso iniziare una cosa che già devo andare. E continuo a prendere il treno, sono esasperato (e con 10 sacchi in meno del previsto). Sì lo so che esistono i pendolari. No, lo so che non me ne frega niente. Vado a sedermi sul mio scranno alla mostra, aggiornerò, saluti cordiali.
P.S. In più da due giorni non faccio che mangiare dolci, diventerò a breve un ometto di marzapane. Non si cessa mai di migliorare (sì sì, perché ci credo, sì).
La festa non era mesta. Chi si sposa non muore. Ma quasi. Io non so perché, a quest’età e a guardare chi si sposa, io riesca a vedere solo gli svantaggi. I cadaveri. Non so. Ma tanti. La vecchiaia. L’abitudine. La noia di una camicia brutta ed una camminata bolsa. Quei fottutissimi maglioncini a rombi azzurri sul rosa. La b-o-r-g-h-e-s-i-a. Lei che sta male e devono andare via anche se erano appena arrivati. A quelle che non si devono sposare queste cose non succedono. A quel punto sei quasi morto. Credo di non aver mai avuto troppa fiducia nell’istituzione matrimoniale. Da abolire, non si può davvero voler finire così. Anche se sospetto, e spero per tutti voialtri, che esistano altri sfuggenti lati alla limitata mia visione.
È bastato che il dj LAMORTE mettesse gli skaP per far impazzire l’ingegnere. L’ingegnere è un idolo, è valso tutto il resto della festa, anche se non ci ha provato con la tipa brutto-bassa come da regolare scommessa. Si è pure spalmato per terra scivolando su del Cuba Libre. Nel frattempo ho svezzato il barman alle meraviglie dei cocktail (an)alcolici, tanto che è venuto a chiederci se andavano bene.. Impara bambino a scuola.
Basta, per qualche giorno il treno non lo prendo più. Oggi c’era il clima delle Barbados e io mi trovavo a stare in serpentreno anziché a rimirar formiche su di un prato al Valentino con un libro innestato tra le falangi e quella cazzo di fontana musicale che fa Ravel e io lo amo. E altro anche, ma Ravel su tutti.
E domani piove e non ci posso andare. E poi ci sarà un’escursione di 200mille gradi Kelvin o che, l’ha detto la tv (tv stronza, con rispetto per le stronze parlando), e io non ci potrò andare di nuovo. E l’unica volta che potevo non c’ero. Sono offeso 😦 io da piccolo mi offendevo sempre con tutto. Una faticaccia.
Altri si sono accorti del fatto che Olindo Romano sembri, anzi sia, Maurizio Milani.
Quindi segnalerei piuttosto una meraviglia che oggi le pagine del Telesette cercavano di vendermi (solo 129€??? Sticazzi). Ma come si può comprare, proprio rilasciare cartamoneta in cambio di quest’affare? Fiore di pesco, ma poi che nome è? Conoscete qualcuno che faccia acquisti simili? Avrei domande da porgli.
Ora non sto a narrare come io guardassi una trasmissione di infimo livello su rete locale mentre l’amico gay dispiegava le modalità del suo nuovo probabile impiego in Calzedonia. E a questa trasmissione di provini (gnocca la valletta, con i polpacci di Rheinold Messner ma gnocca, la chiameremo Alessandra) si presenta un cubano nero vestito in bianco-elvis a cantare My way. Abbastanza male, dedicata a Alessandra. Ma quando è uscito e un attimo dopo ribalzato felino in scena con un tutù nero e le scarpette da danza a ballare musica afro ho riso per una pianta d’edera di minuti (oh, che meraviglia… e chi vuol dire?). Giuro (cazzo, non giuro) che vorrei la cassetta e rivederlo all’infinito. La afro-music in tutù. Se interessa lui si chiamava Ulysses, credo. Voglio ridere ancora così. Alla morte.
Questo regista non è mai per tutti, va bene, lo si riconosce
Ma qui l’artificio è più scoperto assai del solito e del dovuto, fino ad essere fastidioso. Trovo comunque spaventoso quanto si possa notare da un film che il suo vecchio regista stia discendendo al crepuscolo dietro le sue ultime nuvole. Si percepisce negli occhi, è come toccare le rughe con la mano. La festa è già finita, dipende poi da quando ci si rassegna ad andar via.
Ignoro perché mi sia girato tutto al malinconico. Sia ora e sempre musica dub.
Quel che di solito non avrei scritto 
ahahah!
questo post è dalle dimensioni ottime:D
ciao ometto di marzapane..
Io quando devo dire “matrimonio” dico sempre “funerale”, fin da piccola ho sempre avuto questo lapsus, ci devo stare attentissima per non commettere l’errore (se parli con uno degli sposi o coi parenti, non è bello si sa…).
Il mio amico Dominic dice che la spiegazione è che io penso interiormente che il matrimonio sia la tomba dell’amore….
rimangio quello che ho detto nel primo commento
cmq anch’io sono contraria al matrimonio…si spendono troooppi soldi…poi la casa…il viaggio di nozze…ma che è???
meglio la convivenza
Chissà se Maurizio Milani apprezzerebbe?
Una ragazza con i polpacci di Rheinold Messner, NON PUO’ essere gnocca…
Almeno a figura intera non credi?
🙂
maurizio milani lo adoro
comunque una ragazza con i polpacci di reynold messner (via, la metà di quelli di messner) posso assicurare che può esere oltremodo gnocca, certo, non la tipica gnocca mammamiaèbellissimaeperfetta, ma oltremodo gnocca sì!
Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti. (Lucio Anneo Seneca)
poi se ha delle belle gambe mi piace tantissimo
(il_dino)