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Stupisco di loro che stupiscono di me; eccetera

15 ottobre 2008

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La casa pende come un filo sotto ad una strada erta ed irta, di quelle che la macchina sale e sale finché non ci si chiede se forse per caso non sia il momento di ribaltarsi all’indietro tanto la pendenza pende. Lì vengo depositato h2 antimeridiane, con un mazzo di chiavi in mano. Davanti al portone, che ovviamente non riesco ad aprire, a qualsiasi ora un plotone di gatti viene a supplicar crocchette.

Aria gattiMiao che non è aria. Come Cazzo Si Apre?

La casa è bellissima e tenuta benissimo più un’altra pletora di superlativi, ed è tutta per me. La mia amica la usa come buen retiro per vedersi le partite della Samp (prego notare l’apposito armadio; apposito per la maglia della Samp). Morale: sto sveglio fino alle h3.40, sempre a.m., a giocare al morbo di Parkinson (tais toi! Je le sais c’est mauvaise!) col telocommmmando, che io Sky l’ho avuto mai e voglio morire di videoindigestione. Visto nulla, solo cambiato canale, velocissimamente e compulsivo. Astuto ed intelligente. Bon, bon.

 

Come dire come non dire, questa è più o meno la vista al risveglio.

Esco, il plotone dei gatti organizza un rumoroso picchetto d’onore. A me piacciono i gatti. Però ARIA!! lo stesso, che ho sonno e devo capire dove sono.

Sotto la casa un giardino scende a terrazze per numero N livelli, e si perde dabbasso. Terrazzino; di cemento; prendere sole; torso nudo. Sfrigolare. Fritto. Col fritto ci vanno il limone. E la maionese.

Esplorazione, giardino. Un albero di un frutto che non capisco. Terrazzo, terrazzo, un macchinario d’agricoltura non meglio precisato, ei fu a scoppio, abbandonato sotto un albero da quanto chissà, e color ruggine e perfettamente mimetizzato. Penso che fa caldo. Penso che immagino che postulo che fantastico di poter stare inscritto, alla vitruviano uomo, in uno di questi cerchioni di botte enormi, più diametrosi di me, pure di ruggine, ed assumere due sole dimensioni due; ed essere una moneta tirata testa o croce e rotolare di taglio saltellando giù, terrazzòn-terrazzoni. Penso che sia un pensiero stupido.

La mia amica ha qualche problema e odia tutto del piatto dove mangia. Odia questo posto meraviglioso e i suoi amici ricchissimi. Come succede, il piatto, spessissimo. Mi scarrozza su e giù dalla casa sua con una moto e se va avanti di questo passo finirò per credermi Audrey Hepburn in Vacanze romane. Ma con una pendenza del 30%.

Pomeriggio a Santa, a Margherita e a Ligure. La mia amica si consuma di lavoretti per non pensare ai suoi problemi; e mi offre qualsiasi cosa, 2 giorni al mare alla modica di 20€cifra. Cioè il treno, stop. A Santa (perché noi, quando si è di Santa, si dice “A Santa”) tutto è bellissimo e turisticissimo. E caldo-benissimo. Io sono un genio perché ho portato dei panta-corti. E poi son modesto. E placido e disponibile con tutti. A guardarli con aria (dis)torta, forse.

È la gente che la frequenta che forse non meriterebbe di esistere.

Passeggiando, sentito dire:

         E allora io gli ho detto che contano solo i soldi!

(Eh?)

Ma anche:

         Insomma, questo mio amico aveva del denaro, anzi no, scusate, ha detto liquidità, aveva della liquidità da parte e allora si è trovato con la possibilità di offrirne anche allo stato..

(E chi cazzo sei? L’ultimo del Rotschield????)

Ma ancora, visti, su di una terrazza di un bar molto fffigo, sul mare, che si chiamava tipo Terrazza (perché, capite, noi andavamo solo in posti molto cooooool, non so se capite, no ma capite? Perché conta che capiate, capiamoci), dunque, al tavolino affianco al mio due tipi occhialidasolati che si guardavano i bicipiti, e se li indicavano e dicevano WoW!!!

Ero un palloncino che si gonfiava i perplessità. Ora che ci penso, forse i posti NON molto fffighi lì non esistevano proprio.

Alché, ai tavolini ci raggiunge l’altra mia amica (minchia oh, non so se vi vogliate complimentare per quanto sono inserito, conficcato nel mondo vippissimo, io… No? Ah, l’immaginavo), allora ci raggiunge ed è incazzata come una perla di Labuan. Perché la tipa, che chiameremo Misha, a cui teneva (quello stronzo) di bambino vuole farle pagare metà dell’anello da 1000€ che le aveva promesso invece regalarle. E le ha scritto un sms lungo 7 sms dove dice che fa così perché con la crisi finanziaria hanno perso un sacco di soldi (io me lo vedo questo sacco di soldi che ormai solca i flutti dell’Atlantico verso mirabolanti avventure nuove); MA! Ma lei (la mia amica 2, non Misha) lo sa che non è vero, la stronza (come il bambino), che si sono appenae giusto comprati una casa da 3 milioni di euro oltre alle altre 5 che già hanno.

È un mondo davvero strano, tutto distorto così.

Accompagniamo amica2 al posto di lavoro, un negozio di costumi in cui non entra mai nessuno, e quando ne vendono 2 sono iperYUPPIEfelici. Non sbagliatamente, tra l’altro, dato che costano quasi solo dagli 80€ in su.

Ma prima amica1, che deve andare dal coiffeur pour la fete (il circonflesso sulla prima e immaginatevelo) mi ha lasciato con amica2, e andiamo in profumeria.

Capiamoci, IO vado in profumeria. A comprar regalo salcazzo-per-chi.

E discutiamo del Genoa. E del derby (amica2+profumiere=genoani), e che allo stadio che ci porti i figli a fare, e che profumiere ci è entrato con Preziosi (ah, proprio quel bandito di Preziosi?) e l’ha portato negli spogliatoi e c’erano le magliette dei giocatori piegate pronte e cose così.

E usciamo e Ti do un paio di campioncini (ad amica2)… E questi son per te!

Eh? Chi? Cosa? Io che c’entro?

Ora. Voi per sarà anche normale, me per, ecco, no. Voi riuscite ad immaginare quanto perplesso di nuovo io fossi, subito fuori nella piazzetta di Santa

 

Oh insomma, solo natalizia l’ho trovata

 con in mano i miei campioncini di profumo Jean Paul Gautier ecc?

Glom.

Bene, bene, non ha che da proseguire, c’è la festa del compleanno della tipa amica di amica che lavora a Montecarlo. Proseguirà.

 

Mumble. Questo!

 

Ottimo film brasiliano sulla fascio polizia nelle favelas. Di cui i narcos hanno il profano TERRORE (e non hanno alcun torto ad averlo).

 

Cosa non si fa per trovar qualcuno che ci apprezzi. Avrei però preferito un paio di fighe, per galleggiare nel prosaico.

Via Gaspar Torriero (quello a destra; no, pardon! A sinistra), dove ho trovato questo giochino qui

From → Senza categoria

3 commenti
  1. LizKoresh permalink

    Normale? Sembra un racconto uscito da uno di quei film di Vanzina sui Vip 😛

    Se pago il treno fin lì posso andarci anch’io? ;D

  2. queenbee42nite permalink

    vado al mare anch’io.
    e anch’io a scrocco.
    🙂

  3. belladitheboss permalink

    il giochino l’ho fatto, anch’io intendo
    per il resto sono WOW stupito di quanto tu… non diciamo cazzate! ti invidio perchè eri al mare, ecco!

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